Riqualificazione di Piazza Maggiore
Martinengo, Bergamo, Italia
Il cuore del centro storico di Martinengo si caratterizza per la presenza dei portici, anche se questi si sviluppano solo su una lato della Piazza Maggiore e su via Tadino. L’insieme di questi portici si configura come un sistema articolato di spazi di raccordo tra vita pubblica e privata, in cui il flusso dei pedoni, la sosta nei bar e nei negozi, gli accessi agli edifici, i capannelli dei passanti davanti alle vetrine dei negozi, sono avvolti dalla scansione geometrica di archi in mattoni e soffitti in legno, da pareti scandite dai richiami delle vetrine commerciali e dai portali degli accessi carrali.
L’ambito di intervento è senza dubbio costituito da una porzione pregevole di territorio comunale, posta all’interno del centro storico e costituita dalla Piazza Maggiore e dagli edifici prospicienti, facenti angolo con la via Odasio.
La migliore e più corretta operatività è stata raggiunta attuando un rapporto tra pubblico e privato in un quadro di progettazione concordata e partecipata, con interventi idonei ed efficaci al fine di promuovere la riqualificazione urbana del centro storico.
In considerazione del delicato contesto ambientale ed architettonico si è optato per un progetto di architettura, più che per un progetto urbanistico, adottando una scala di progettazione utile ad accertare gli effetti indotti dall’intervento proposto e per dimostrarne la compatibilità con il contesto.
Il percorso progettuale si è posto come obiettivi primari il rispetto dei caratteri strutturali del contesto e l’assonanza con le peculiarità morfologiche del luogo: l’esistente fisico nella sua totalità ha rappresentato la condizione oggettiva della progettazione.
Lo sforzo progettuale è teso al raggiungimento di un equilibrio tra i principi informatori del progetto e la pratica del costruire, tra teoria e prassi, tra intuizione formale e soluzione esecutiva e scelta tecnologica, nel rispetto dei caratteri peculiari dell’architettura e della tradizione costruttiva locali.
La proposta progettuale mira alla riqualificazione degli edifici all’interno del comparto d’esame attraverso interventi di ristrutturazione, consolidamento statico e risanamento igienico, realizzati in modo tale da assicurare elevati livelli di qualità architettonica.
Nell’ambito del generale intervento di riqualificazione della scena urbana, è prevista la riqualificazione dell’intera Piazza Maggiore, dei suoi portici adiacenti e di parte delle vie che da essa dipartono.
La proposta progettuale prevede: il recupero e la riqualificazione di una porzione edilizia importante del centro storico di Martinengo, con il ridisegno del fronte edilizio su Piazza Maggiore ed il completamento edilizio dell’angolo tra la Piazza e via Odasio; la riqualificazione di Piazza Maggiore, attraverso: 1. la revisione dell’organizzazione degli spazi al livello del suolo; 2. una nuova pavimentazione per la piazza; 3. una nuova pavimentazione per gli spazi porticati adiacenti la piazza; 4. un nuovo sistema di illuminazione; 5. una nuova rete di fognature per le acque meteoriche; 6. arredo urbano.
La riqualificazione della piazza è obbligatoriamente legata alla sua pedonalizzazione. L’Amministrazione comunale è tuttavia consapevole che l’estromissione delle auto dal centro storico deve compiersi nei tempi e nei modi opportuni, garantendo la dotazione di parcheggi in adiacenza all’area pedonale.
L’area di intervento comprende i tratti delle vie adiacenti alla piazza, ma lo spirito del progetto è quello di estendere nel tempo l’intervento a tutta la via Locatelli, fino alla Porta Garibaldi, e a tutta la via Tadino, comprendendo anche la Piazza Papa Giovanni XXIII.
Ispirandosi alle immagini d’epoca che raffigurano gli ambiti di studio, il progetto vuole riproporre la stessa scena urbana dello spazio pubblico, quasi metafisica. In queste immagini si osservano alcuni dettagli divenuti elementi della progettazione: la continuità della pavimentazione dai portici alla piazza e alle vie adiacenti, in assenza di marciapiede; l’assenza delle auto e della segnaletica stradale, verticale ed orizzontale. Le facciate degli edifici sono pulite e sgombre da qualsiasi tipo di impianto tecnico a vista. L’illuminazione pubblica è assente. E quando compare per la prima volta è costituita da lanterne su tesate tra edifici.
Per questi motivi la riqualificazione degli spazi interessati passa attraverso un esercizio di sottrazione — e non di aggiunta — di elementi compositivi.
Si prevede una nuova pavimentazione per tutti gli spazi aperti e la riproposizione della stessa pavimentazione esistente sotto i portici di via Tadino anche per gli spazi porticati della piazza.
I materiali proposti sono solo due: un unico materiale per tutta la pavimentazione della piazza ed un unico materiale per la pavimentazione degli spazi porticati. Questa scelta si riconduce al principio di sottrazione e semplificazione, che restituirà un’immagine sobria dell’ambiente urbano, unitamente ad una sensazione di dilatazione dello spazio.
La riqualificazione della scena urbana è fortemente determinata anche dal nuovo sistema di illuminazione pubblica. Non solo per le caratteristiche intrinseche dell’illuminazione stessa, ma anche perché la tipologia di illuminazione proposta consente e prevede la rimozione di quella esistente a terra (corpi illuminanti su palo) e di tutti i proiettori e le relative linee presenti sulle facciate degli edifici, pubblici e privati, prospiciente la piazza e le vie adiacenti, contribuendo in questo modo alla pulizia delle facciate e ad elevare il decoro urbano.
Progetto
Massimiliano Gamba
Committente
Comune di Martinengo
Dati dimensionali
Area di intervento: 3.875 mq
Cronologia
Progetto: 2010
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